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Incontro con il produttore: Chico Rosa, mastro distillatore di Fielden

Il mastro distillatore del nuovo Fielden parla con Douglas Blyde di un ricordo formativo legato al gusto, dell'immersione nel porridge e del significato del nome del marchio.

Cosa ha ispirato il suo viaggio nel mondo delle bevande?

La ricerca del sapore. Ricordo con affetto quando mio padre, Manuel Rosa, che faceva il viticoltore a Leiriam, si prendeva il tempo e la cura di condividere con me piccoli sorsi di vino mentre lo seguivo con entusiasmo nella sua cantina. Il laboratorio foderato di bottiglie è sempre stata la mia parte preferita. È qui che mi sono sporcata le mani aiutando mio padre, che era anche il mio mentore, a miscelare con cura i fermenti. In seguito ho fatto degli stage nelle cantine vicine per vedere come altri professionisti si dedicano al loro mestiere.

Dove hai studiato?

Ho studiato agronomia all'Università di Lisbona mentre producevo birra part-time a casa. Notando che i risultati erano gustosi, quest'ultimo mi ha portato a trovare un lavoro part-time come assistente birraio. In seguito ho spostato la mia attenzione dall'agronomia alle scienze alimentari, in modo da poter studiare sia il vino che la birra. Dopo aver svolto dei tirocini in aziende vinicole, mi sono diretto a nord, a Edimburgo, dove ho studiato un master in produzione di birra e distillazione presso la Heriot-Watt University.

Come è entrato a far parte della Distilleria Artigianale Oxford?

Ho avuto la fortuna di entrare a far parte dell'azienda proprio all'inizio, come distillatore, mentre sviluppavo la mia tesi di laurea sulla selezione dei lieviti selvatici per la produzione di whisky di segale, in collaborazione con la distilleria.

Perché è rinato come "Fielden"?

Abbiamo scelto Fielden, parola inglese che significa "del campo", perché consideriamo il whisky come un prodotto dell'agricoltura. In origine, tutti i nostri cereali erano coltivati nel raggio di 50 miglia dalla distilleria. Oggi, sotto il mantello Fielden, coltiviamo dalla Cornovaglia al Norfolk, per cui avere Oxford come nome di battesimo era una distrazione.

Come è cresciuta l'azienda?

Ricordo i primi tempi non proprio brillanti come distillatore alle prime armi, tra cui l'immersione nel porridge! Gradualmente ho assunto maggiori responsabilità, come il rifornimento delle botti, perché avevo già contatti con le cantine. Alla fine sono diventato capo distillatore e responsabile della produzione, lavorando sotto il Maestro Distillatore Cory Mason, e poi sono salito al ruolo di Maestro Distillatore, occupandomi del prodotto stesso. Ma mi considero un semplice produttore di whisky.

Chi altro è coinvolto nel progetto Fielden?

I nostri agricoltori e collaboratori, dal trasporto del grano e dal maltaggio allo stoccaggio e all'imbottigliamento, sono preziosi. Anche Distill Ventures, con le sue conoscenze e le sue connessioni, ci ha dato un grande supporto, indirizzando il progetto nel miglior modo possibile.

Descrivere la nuova release?

Il whisky Fielden Rye è un viaggio che inizia nel nostro campo. Descrive i fiori in mezzo ai chicchi, le siepi fruttificate e il calore del sole che matura. E anche il suolo: ci occupiamo di ciò che sta sotto, tanto quanto di ciò che sta sopra. Volevamo approfondire la simbiosi nei campi, dove le piante dipendono completamente dal suolo e sono una parte essenziale dell'ecosistema sottostante - i funghi e gli insetti che permettono ai cicli naturali di materia organica e inorganica di ristabilire la fertilità del suolo e aiutano le radici delle piante ad assolvere i nutrienti più ampi. Tutto questo ci ha portato al concetto di "sopra e sotto" come fulcro della nostra etichetta e come biglietto d'oro per un mondo più sano, dove l'agricoltura è parte della natura e non solo un'attività umana.

Quante bottiglie avete prodotto finora?

Il nostro primo lotto di Fielden Rye whisky ha raggiunto le 6.000 bottiglie, che aumenteranno poi a 10.000 bottiglie.

Come goderne al meglio?

Da bere con ghiaccio, in uno splendido Highball o in un Old Fashioned.

Chi è il vostro consumatore target?

Persone che, come me, sono ossessionate dal gusto e che vogliono godere di un mondo in cui vivere in armonia con la natura.

Dove possiamo acquistarlo?

Berry Brothers & Rudd è il nostro distributore nel Regno Unito. Vendiamo anche online nel Regno Unito. Siamo presenti anche in Germania, Italia e Norvegia. E ho sentito dire che una bottiglia a caso è comparsa sullo scaffale di un bar a Melbourne.

Come si prospetta il futuro?

Per continuare a puntare a una rivoluzione nei campi, stiamo esplorando l'uso di specie di cereali ricchi come l'einkorn, il farro e la spelta. Stiamo migliorando la nostra tracciabilità e avviando progetti di ricerca per capire meglio cosa succede nei campi. Stiamo anche completando un nuovo sito di produzione in cui ogni fase del processo concentra i chicchi raccolti da ogni campo.

Qual è il suo motto?

"I ricordi dei sapori possono trasportarci in luoghi lontani".

Infine, a chi brinderebbe con un bicchiere di Fielden, passato o presente?

Padre mio, visto che siamo il frutto di ciò che abbiamo già vissuto, e anche i miei figli, visto che sono gli alberi del domani, e il domani è adesso!

fielden.com

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