Questo sito web utilizza i cookie per potervi offrire la migliore esperienza d'uso possibile. Le informazioni contenute nei cookie vengono memorizzate nel browser dell'utente e svolgono funzioni quali il riconoscimento dell'utente quando torna sul nostro sito web e l'aiuto al nostro team per capire quali sezioni del sito web sono più interessanti e utili per l'utente.
La Cina annuncerà i dazi sul brandy dell'UE già ad agosto
Si pensa che la Cina annuncerà tariffe preliminari sul brandy importato dall'UE in agosto, a seguito della decisione della Commissione europea della scorsa settimana di imporre dazi sulle auto elettriche cinesi a partire da luglio.
Mercoledì (12 giugno) la Commissione europea ha comunicato alle case automobilistiche che da luglio imporrà dazi supplementari fino al 38,1% sulle auto elettriche cinesi importate.
L'annuncio ha suscitato grande sconcerto tra i produttori di brandy in Europa, soprattutto in Francia. A gennaio la Cina ha avviato un'indagine antidumping sul brandy dell'UE, che molti ritengono essere una mossa di ritorsione dopo la decisione dell'UE di indagare sui veicoli elettrici cinesi.
Ora, Yuyuan Tantian, un account dei media cinesi con legami con la CCTV di proprietà statale, ha affermato che le tariffe provvisorie sul brandy saranno annunciate entro la fine di agosto. Secondo Vino Joy, questa è la prima volta che i media statali forniscono una tempistica per la decisione.
Ha poi aggiunto che la Cina monitorerà attentamente la situazione e prenderà "tutte le misure necessarie" per salvaguardare i propri interessi.
La situazione fino ad oggi
Da quando, il 5 gennaio 2024, è iniziata l'indagine della Cina sul brandy dell'UE, gli esportatori di Cognac, il Bureau National Interprofessional du Cognac (BNIC) e la Fédération des Exportateurs de Vins & Spiritueux de France (FEVS) hanno espresso la loro profonda preoccupazione per la situazione.
La fase di risposta ai questionari inviati dal Ministero del Commercio cinese agli operatori interessati si è conclusa il 20 maggio, con la presentazione dei dossier da parte di 60 aziende di Cognac.
Gli investigatori cinesi potrebbero presto visitare Cognac, ha dichiarato il BNIC. I suoi rappresentanti e gli operatori interessati hanno inoltre chiesto di essere ascoltati a Pechino per dimostrare l'infondatezza delle accuse mosse dagli autori della denuncia, che hanno spinto l'amministrazione cinese ad agire.
Il Cognac ha generato esportazioni per 335 miliardi di euro nel 2023 e la Cina è il suo secondo mercato, il che significa che le tariffe potrebbero avere un impatto catastrofico sulle vendite delle aziende del Cognac.
Per saperne di più sull'impatto potenziale delle tariffe punitive, leggete qui.