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Il Giappone fa un'importante inversione di rotta sui consigli in materia di alcol

Appena un anno dopo il lancio di un progetto sostenuto dal governo per contrastare il calo dei consumi tra i giovani adulti, l'ultima bozza di linee guida giapponesi sul bere consapevole avverte che una birra o un bicchiere di sake al giorno potrebbero essere pericolosi.

Il Giappone fa un'importante inversione di rotta sui consigli in materia di alcol

Il ministero della Salute giapponese ha pubblicato una bozza riveduta della prima serie di linee guida del Paese sul bere consapevole, in cui si sostiene che consumare un boccale di birra o un bicchiere di sake al giorno aumenta il rischio di cancro.

"È importante mantenere il consumo di alcol il più basso possibile", si legge nella bozza, secondo quanto riportato da Asahi Shimbun giornale.

Le nuove linee guida mettono in guardia dal consumo di più di 20 grammi di alcol puro al giorno - l'equivalente di 500 ml di birra o di un bicchiere di sakè - o di 150 grammi alla settimana.

Ma queste raccomandazioni non sono così drastiche come sembrano.

L'unità, utilizzata nel Regno Unito come misura dell'alcol, equivale a 10 ml o 8 g di alcol puro. Equivale alla quantità approssimativa di alcol che un adulto medio può elaborare in un'ora. Il servizio sanitario nazionale del Regno Unito (NHS) raccomanda agli adulti di non consumare più di 14 unità di alcol a settimana, distribuite su 3 o più giorni.

Le nuove linee guida giapponesi raccomandano l'equivalente di 18,75 unità a settimana, un valore significativamente superiore a quello raccomandato dal Regno Unito.

Le linee guida sulla salute negli Stati Uniti raccomandano non più di due bevande alcoliche al giorno per gli uomini e una per le donne. Negli Stati Uniti, un drink standard contiene 14 grammi di alcol, il che significa che la raccomandazione è leggermente più alta per gli uomini negli Stati Uniti rispetto al Giappone (28 g contro 20 g al giorno), ma più bassa per le donne statunitensi (14 g al giorno), dato che le linee guida giapponesi non fanno distinzione tra i sessi.

Le nuove linee guida, tuttavia, sono ancora in netto contrasto con i precedenti messaggi dei funzionari giapponesi.

L'assunzione di alcolici nel Paese è in calo da oltre un decennio. I dati diffusi dall'Agenzia delle Entrate mostrano che l'assunzione media di alcolici per adulto in Giappone è scesa da 100 litri all'anno nel 1995 a 75 litri nell'anno fiscale 2020.

Nell'agosto 2022, il Financial Times ha riferito del concorso "Sake-Vida!", sostenuto dal governo, che invitava le persone di età compresa tra i 20 e i 39 anni a ideare idee imprenditoriali in grado di rivitalizzare l'industria in declino.

All'inizio dell'anno, l'Agenzia delle Entrate giapponese ha lanciato il progetto "Enjoy Sake!", richiedendo idee per eventi che promuovano la vendita di bevande alcoliche.

Secondo il FT, il ministero della Salute giapponese ha dichiarato di non aver collaborato con l'agenzia fiscale per il suo concorso, ma di essere in stretto e regolare contatto con essa per quanto riguarda le questioni relative all'alcol e alla salute. Il ministero ha aggiunto che si aspettava che la campagna tenesse conto della "quantità appropriata di consumo di alcol" per evitare gravi problemi di salute.

Per questo motivo, la nuova messaggistica rappresenta un drastico cambiamento di tono rispetto alle precedenti campagne sostenute dal governo.

Il motivo di questa brusca inversione di rotta è da attribuire alle pressioni dei professionisti della salute. Già a luglio il ministero aveva presentato una bozza preliminare delle linee guida che non includeva il livello di "20 grammi", ma le critiche dei professionisti della salute, che sostenevano che le linee guida andavano "contro la tendenza globale alla riduzione del consumo di alcol", hanno portato alla revisione, che ha aggiunto dettagli sulla quantità specifica di alcol che il governo giapponese considera un limite raccomandato.

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